Poli: “Amo Bologna, ma mi sentivo di troppo”

Con queste parole l’ex capitano del Bologna Andrea Poli ha parlato del suo passato in rossoblù:

“L’esperienza al Bologna? Quando ho salutato dopo quattro anni belli, intensi, fantastici, ad alcuni, a quelli che magari stanno dietro le quinte, sono scese delle lacrime. Anche a me, a dire il vero. Bologna l’ho amata e la amo ancora. In questi anni ne abbiamo vissute tante e diverse, anche difficili. Poi c’è stata la pandemia, un campionato lasciato a metà, mentre eravamo a 5 punti dalla zona Europa, e poi ripreso, l’ultima stagione in cui si poteva fare molto meglio. Volevo restare? Sì, ma solo se avessi avvertito l’opportunità di giocarmela. Non rubo lo stipendio, voglio combattere. E sia chiara una cosa: non ho mai chiesto la titolarità ma di potermela conquistare sì. Quando ho capito che la mia presenza pareva di troppo, ho preferito scegliere quel che prima o poi avrei fatto: un’esperienza all’estero. La mia condizione fisica. L’infortunio di un anno fa al perone non mi ha aiutato sicuramente. Ma a un certo punto potevo essere utile, se solo fossi stato messo nelle condizioni. A un certo punto sentivo che, nonostante cercassi di recuperare, la mia presenza era sopportata. Mi sentivo quasi non voluto. Mi sforzavo di recuperare ma mi pareva di non essere considerato. Sono uno, da sempre, che si mette in gioco per essere in prima linea. Se farò l’allenatore? No no, credo di no. Ora penso a giocare”.

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